Per aiutarvi a districarvi nella complessa normativa relativa ai registratori di cassa, riportiamo in questa pagina un piccolo vandemecum sugli obbigli e il comportamento a cui devono sottostare gli utenti delle attività commerciali alle quali è imposto l’utiizo di un misuratore fiscale.

cosa avere

Ogni attività commerciale alla quale,in base al D ec.Min. del 23 marzo 1983 è stato imposto l’uilizzo di un misuratore fiscale deve possedere i seguenti documenti:

Libretto di dotazione del registratore di cassa, composto da pagine progressivamente numerate in cui oltre ai dati dell’azienda, vengono di volta in volta annotate sia le variazione di ragione sociale che le verifiche periodiche effettuate e trascritte dal tecnico. Devono inoltre essere annotati tutte gli interventi effettuati da un tecnico abilitato, in particolare in caso di mancato funzionamento del registratore di cassa l’esercente deve chiedere tempestivamente l’intervento di un laboratorio autorizzato e annotare data e ora della richiesta su tale libretto.

Registro dei corrispettivi giornalieri nel quale annotare l’ammontare globale dei corrispettivi delle operazioni imponibili e delle relative imposte, distinto secondo l’aliquota applicabile, nonche’ l’ammontare globale dei corrispettivi, delle operazioni non imponibili e quello delle operazioni esenti iva.

L’annotazione deve essere eseguita, con riferimento al giorno in cui le operazioni sono effettuate, entro il giorno non festivo successivo, lo stesso dicasi per le fatture emesse se non c’è registro separato.

Se il registro è tenuto in luogo diverso da quello in cui si svolge l’attività le annotazioni vanno eseguite sul posto su un registro di prima nota. Nel caso di vendita diretta dei prodotti il registro dei corrispettivi deve essere tenuto nel punto vendita (‘articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633).

L’articolo 15 del Decreto del Presidente della Repubblica del 07/12/2001 numero 435, afferma che per le operazioni per le quali e’ rilasciato lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale, effettuate in ciascun mese solare, possono essere annotate, anche con unica registrazione entro il giorno 15 del mese successivo senza obbligo di allegare lo scontrino di chiusura giornaliera come disponeva, invece, il Dpr 695/1996. Questa disposizione ha un’applicazione pratica soltanto per i contribuenti in contabilità semplificata in quanto i contribuenti in contabilità ordinaria devono comunque riportare giorno per giorno sul libro giornale le operazioni relative all’esercizio dell’impresa.

Registro per mancato o irregolare funzionamento del misuratore fiscale, su cui annotare l’importo totale pagato da ogni singolo cliente.

L’art. 11, Decreto Ministeraile del 23 marzo 1983 precisa che l’utente deve -in casi di mancato o irregolare funzionamento, per qualsiasi motivo, degli apparecchi misuratori fiscali- richiedere tempestivamente l’intervento della ditta tenuta alla manutenzione e annotare data e ora della richiesta sul libretto di dotazione dell’apparecchio; Fino a quando non sia ultimato il servizio di assistenza, in luogo del rilascio dello scontrino fiscale, l’utente deve poi annotare distintamente, su apposito registro, con riepilogo giornaliero, i corrispettivi relativi a ciascuna operazione (non gli importi delle singole merci. ma il loro totale complessivo).

E’ comunque possibile non tenere il citato registro, sempre che il contribuentesia in grado in alternativa di emettere ticevuta fiscale (Circ. Min. 4 aprile 1997 n. 97/E).

Copia dei documenti relativi alla messa in servizio del misuratore fiscale e ricevuta di ritorno della copia spedita all’Agenzia delle Entrate settorialmente competente.

cosa fare se

Emissione di scontrini con importo errato Lo scontrino erroneamente emesso e non ancora consegnato al cliente deve essere annullato (di prassi con una barra in diagonale con la scritta annullato e il motivo dell’annullo), e deve essere allegato allo scontrino di chiusura giornaliera; sul registro dei corrispettivi si riporterà la differenza tra il totale del giorno e l’importo dello scontrino errato. Al cliente verrà consegnato un nuovo scontrino. Se l’errore avviene in fase di battitura si corregge con la semplice digitazione dello stesso importo ma con segno negativo.

Scontrini per resi di merce Il reso deve apparire nello scontrino emesso per la merce data in sostituzione (il totale dello scontrino non puo’ comunque essere negativo) In fase di registrazione nel registro dei registro dei corrisopettivi, l’importo del reso verrà essere sottratto da quello della merce in sostituzione solo se le aliquote Iva sono uguali o in caso di ventilazione dei corrispettivi. Diversamente, occorre evidenziare sul registro corrispettivi i due importi distinti per aliquota per poter versare o recuperare la differenza.

Corrispettivi con Fattura Se si emettono fatture per vendite al dettaglio gli importi fatturati vengono conglobati nel corrispettivo giornaliero indicando a fianco il numero delle fatture emesse con la relativa annotazione (ad es.: comprese fatture dal n…………..al n………….).

In alternativa le fatture emesse possono essere annotate sul registro del fatture emesse. L’emissione della fattura è obbligatoria solo se è richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell’operazione.

In caso di fattura immediata (emessa alla consegna) non è obbligatoria l’emissione di scontrino fiscale né occorre emettere il documento di trasporto. Tale esonero non è applicabile qualora la fattura viene emessa in un momento successivo (anche se entro mezzanotte del giorno stesso) La fatturazione differita è consentita a condizione che sia preceduta dall’emissione del DDT contenente i dati di individuazione del fornitore e del cliente e la natura, qualità e quantità dei beni consegnati o spediti. La fattura differita deve riportare data e numero DDT cui si riferisce. Lo scontrino fiscale può sostituire il DDT per consentire l’emissione della fattura differita, in quasto caso però lo lo scontrino deve riportare la natura, qualità e quantità dell’operazione e che lo stesso si integrato con codice fiscale e dati identificativi del cliente (scontrino parlante)